Ennesimo assalto omofobo a Roma, la politica risponda concedendo pari diritti

Venerdì 27 Giugno 2014 1596

L'ennesimo violento assalto contro la comunità gay romana, avvenuto ieri notte ai danni dell'associazione Dì Gay Project, infonde ancora una volta un profondo senso di sgomento e preoccupazione.

La sede dell'associazione fondata dalla consigliera comunale Imma Battaglia è stata presa di mira dall'assalto di un gruppo di persone - che mi auguro vengano al più presto identificate dalle forze dell'ordine - proprio nei giorni in cui, al Comune di Roma, si affrontano sfide importanti sul campo dei diritti come le unioni civili: temi di civiltà che iniziano a prendere piede nel dibattito politico cittadino anche grazie all'attività di amministratori e attivisti come la consigliera Battaglia.

All'associazione Dì Gay Project va tutta la mia solidarietà, con l'assicurazione di un impegno sempre costante da parte mia sul percorso del riconoscimento dei pari diritti per le persone omosessuali, che rappresenta la prima e la più forte risposta contro la barbarie culturale che genera episodi come questo.

Sul piano della lotta all'omofobia, nel contempo, mi auguro che il Comune voglia accogliere tutte le richieste di collaborazione e di supporto legislativo nei confronti delle organizzazioni e dei cittadini omosessuali, sempre più spesso vittime di un clima insostenibile che esige risposte e soluzioni inequivocabili da parte della politica.