Quattro ambasciate italiane ostacolano visti a gay

Venerdì 29 Agosto 2014 1868

Provo imbarazzo nell'apprendere della condotta di quattro nostre sedi diplomatiche all'estero, come segnalato ieri dagli organizzatori della manifestazione Mr. Gay Mondo, evento internazionale di cultura omosessuale che quest'anno si terra' presso il Gay Village a Roma. Quattro ragazzi da quattro Paesi non potranno concorrere alla manifestazione proprio a causa delle ambasciate italiane, le quali non avrebbero rilasciato il visto per l'Italia in tempo utile, impedendo ai quattro giovani di spostarsi a Roma per le prove. Si tratta dei rappresentanti di Camerun, Namibia, Pakistan e Siria.
A tutto questo si aggiungono le difficolta' che hanno incontrato i rappresentanti di altri Paesi, tra cui gli organizzatori dell'evento, nelle richieste di documentazione spesso superflua da parte di ambasciate e consolati italiani (ad esempio il passaporto ad un cittadino di area Schengen, il norvegese Tore Aasheim, direttore della competizione). La negligenza delle nostre ambasciate appare ancor piu' grave dal momento che nei quattro Paesi esclusi dalla competizione i diritti dei cittadini omosessuali, pur in modi diversi, sono spesso negati o disattesi, fino a sfociare nella discriminazione totale, come ad esempio in Pakistan.