Le unioni civili sono una pietra miliare nella storia dei diritti di questo Paese

Mercoledì 11 Maggio 2016 2325

Dopo 30 anni dalla presentazione della prima proposta di legge in Parlamento e dopo decenni di tentennamenti e ritardi ingiustificati si restituisce dignità alle persone omosessuali rimuovendo discriminazioni non più tollerabili, attribuendo diritti basilari fino ad oggi negati.

Da domani le coppie omosessuali si potranno registrare di fronte ad un ufficiale di stato civile e potranno condividere il cognome e il domicilio, istituire un regime di comunione dei beni, assistersi nella malattia, usufruire della reversibilità della pensione, ereditare dal partner. In altre parole, si riconosce il diritto delle persone LGBT di costituire una famiglia e di godere di uno statuto matrimoniale.

La legge oggi approvata è frutto di un cammino portato avanti con determinazione dal Governo e dal Partito Democratico, superando contrapposizioni ideologiche, strumentalizzazioni e biechi ripensamenti messi in scena speculando sulla vita delle persone. Un cammino ancora lungo, che non potrà dirsi concluso sino a quando non verrà realizzata una piena parità anche in materia di filiazione e adozione.

Da questo giorno ripartiamo con ancora più forza, consapevoli di aver scritto una pagina importante nella storia dei diritti di questo Paese, e che altre ancora andranno scritte per rendere effettivo sino in fondo il principio di uguaglianza.