Con profondo rammarico rassegno le mie dimissioni da Sinistra Ecologia Libertà

Giovedì 19 Giugno 2014 3476

Al Presidente Nazionale Sinistra Ecologia Libertà

Nichi Vendola

 

Al Coordinatore Nazionale Sinistra Ecologia Libertà

Nicola Fratoianni

 

Al Gruppo SEL Camera dei Deputati

 

 

 

Cari Compagni,

con profondo rammarico rassegno le mie dimissioni da Sinistra Ecologia Libertà.

 

Da tempo non condivido la linea politica che SEL ha scelto di seguire, ma la mia decisione è maturata dopo quanto avvenuto in questi ultimi giorni, che mi ha fatto comprendere che non esistono i margini perché posizioni diverse possano convivere nel rispetto reciproco.

 

Ho partecipato con passione alla nascita e alla costruzione di SEL e per questo lascio col profondo dolore di chi sente su di sé una sconfitta. Quella di non essere riuscita a costruire un luogo diverso da quelli che ognuno di noi aveva lasciato, con la separazione dalle proprie differenti storie di origine.

 

La modalità denigratoria con cui è stata affrontata la questione dell’esistenza di un punto di vista differente denota, a mio avviso, un forte arretramento della cultura politica che pensavo di aver contribuito a costruire.

 

Ho già espresso in varie sedi la convinzione che le ultime scelte abbiano allontanato SEL dal progetto originario di una formazione politica capace di tenere in primo piano i principi dell’uguaglianza e della libertà senza rinunciare a praticare ogni giorno il massimo avanzamento possibile.

 

Quanto accaduto intorno alla questione della votazione del decreto Irpef è stato una conferma di tale convinzione, per le strumentali accuse di “sabotaggio” rivolte verso quella parte del gruppo parlamentare che ha deciso per un voto favorevole, sulla base di valutazioni di merito chiare e approfondite.

 

Ho sempre espresso la mia indisponibilità a partecipare alla nascita di una soggettività politica – a prescindere dalla forma che potrebbe assumere - fondata sui principi e sulle parole d’ordine della lista L’Altra Europa per Tsipras, da me in larga parte non condivisi.  Anche la volontà di assumere pienamente quella visione politica come fondativa di un nuovo corso di SEL mi ha messo nella difficoltà di dover assistere allo stravolgimento dei principi e delle idee con cui ho affrontato la costruzione del partito e su cui ho fondato il mio ruolo di rappresentanza. Naturalmente, si possono far vivere le proprie idee in una posizione di minoranza, laddove però questa posizione venga accettata come costitutiva dell’insieme del partito e non ritenuta solamente un intralcio mal tollerato.

 

Nell’evidenza che non siamo riusciti a raggiungere tale capacità di costruzione plurale, ritengo più giusto e più utile per la salvaguardia della mia dignità e della mia autonomia di pensiero, cui non intendo rinunciare, nonché per consentire a voi di seguire senza indugio la strada che riterrete più giusta, di porre fine alla mia appartenenza a una forza politica verso cui voglio poter continuare a nutrire profondo affetto e rispetto e a cui auguro di potersi esprimere al meglio, nella speranza di potersi ritrovare sempre insieme nell’impegno per l’avanzamento dei diritti di coloro che più hanno bisogno di noi.

 

Voglio ringraziare in particolar modo Nichi Vendola, a cui devo molto, anche nella formazione della mia cultura politica. Ringrazio tutti i compagni e i militanti per la strada percorsa assieme con impegno, per la dedizione spesa quotidianamente sui territori, per la passione politica che ci ha unito in questi anni.

 

Spero davvero che si possa giungere al rispetto delle reciproche posizioni, evitando di banalizzare o screditare una scelta sofferta e non facile.

 

 

 

Un caro saluto, Ileana Piazzoni