Il decreto, ampiamente modificato al Senato, prevede un meccanismo di tutela per le banche al fine di rafforzare la capacità di reperire liquidità attraverso una garanzia pubblica su nuove obbligazioni. Allo stesso tempo, la possibilità di una ricapitalizzazione precauzionale da parte dello Stato a tutela di istituti che, in corso di stress test e nell'ambito di uno scenario avverso, presentino una situazione di carenza patrimoniale. Per sostenere le banche ammesse al meccanismo di tutela, lo Stato avrà a disposizione un fondo di 20 miliardi di euro, utilizzabile per i citati interventi sul capitale e sulla liquidità. Tra le modifiche approvate al Senato, il compito in capo al Mef, di trasmettere alle Camere una relazione quadrimestrale periodica sugli interventi pubblici a sostegno delle banche. Nel testo si stabilisce anche che il documento del Mef debba fornire informazioni sul profilo di rischio e sul merito di credito, riferite alla data nella quale sono stati concessi i finanziamenti, dei soggetti nei cui confronti l’emittente vanta crediti, classificati in sofferenza, per un ammontare pari o superiore all’1% del totale patrimonio. Il decreto legge, che non riguarda soltanto Mps, ma anche altre banche potenzialmente in grado di integrare i requisiti indicati, ha prorogato il termine per la presentazione dell’istanza di rimborso forfettario all’80% degli obbligazionisti delle quattro banche già poste in risoluzione al 31 maggio 2017 (Banca Marche, Banca popolare dell’Etruria, Cassa di risparmio di Ferrara e Cassa di risparmio di Chieti). Inoltre, il testo votato allarga la platea dei beneficiari del rimborso anche al coniuge, al convivente more uxorio, ai parenti entro il secondo grado che abbiano ottenuto gli strumenti finanziari a seguito di trasferimento con atto tra vivi. Quanto alle spese da sostenere per la compilazione della domanda di rimborso, si stabilisce che il servizio di assistenza agli investitori sia gratuito. E’ stata poi prevista la possibilità di limitare la retribuzione complessiva dei membri del consiglio di amministrazione e dei manager degli istituti di credito. Collegata al decreto approvato, per garantire massima trasparenza e accertare le responsabilità della attuale situazione del sistema creditizio italiano, si aggiunge inoltre la proposta di istituire, con apposita legge depositata al Senato, una commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario, con particolare riguardo alla tutela dei risparmiatori. Il provvedimento approvato mette al riparo i cittadini, i risparmiatori e preserva il sistema del credito, un sistema fondamentale nel nostro Paese per generare reddito e che rappresenta, ancora oggi, il canale principale di sostegno all'economia reale.