È la Coldiretti a fornirci una fotografia della portata del fenomeno: nel solo 2014 ogni cittadino italiano ha buttato nel bidone della spazzatura 76 chili di prodotti alimentari. Ingente anche lo sperpero di risorse: 12,5 miliardi sono i miliardi sprecati di cui il 54 per cento rientrano nel consumo, il 21 per cento nella ristorazione, il 15 per cento nella distribuzione commerciale, l'8 per cento nell'agricoltura e il 2 per cento nella trasformazione.
Sono dati e numeri che, alla luce della crisi e delle difficoltà a cui ogni giorno assistiamo, e data la necessità di rendere più sostenibile il nostro sistema produttivo e di consumo, sollecitavano un intervento legislativo.
Recupero e donazione delle eccedenze alimentari e dei prodotti farmaceutici, limitazione degli impatti negativi sull'ambiente (riducendo la produzione dei rifiuti e promuovendo il riuso e il riciclo), conseguimento degli obiettivi stabiliti dal Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti e dal Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, riduzione dello smaltimento in discarica dei rifiuti biodegradabili, ricerca, informazione e sensibilizzazione dei cittadini e delle istituzioni: questi i punti fondamentali della legge.
Le norme approvate mirano innanzitutto a una semplificazione burocratica e procedurale, con l'obiettivo di incentivare le donazioni delle eccedenze prodotte alle associazioni che aiutano gli indigenti. I prodotti alimentari donati alle persone indigenti devono essere "idonei al consumo umano", quindi confezionati e non scaduti e, qualora non lo siano, potranno essere utilizzati per il sostegno vitale di animali e per la destinazione ad autocompostaggio. Non si tratta solo di prodotti confezionati del supermercato o dei negozi, ma anche dei prodotti agricoli da campo e di allevamento, dei prodotti finiti della panificazione e dei derivati degli impasti di farina prodotti nei forni. Il disegno di legge stabilisce anche che le Regioni possano stipulare accordi per dotare gli operatori della ristorazione di contenitori riutilizzabili idonei a consentire ai clienti l'asporto dei propri avanzi di cibo, la cosiddetta doggy bag.
Si rifinanzia inoltre il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti con 2 milioni di euro per il 2016 e si istituisce per il prossimo triennio il Fondo nazionale per progetti innovativi, finalizzati alla limitazione degli sprechi e all'impiego delle eccedenze. Grande attenzione è stata posta sulle politiche di prevenzione e sulle campagne di educazione rivolte soprattutto ai più giovani.
Con la legge oggi approvata si compie un passo importante verso un riequilibrio del sistema consumistico del nostro Paese in una direzione di maggiore equità, giustizia e solidarietà sociale.