A una settimana dall'attivazione su tutto il territorio nazionale del Sostegno per l’Inclusione Attiva, introdotto dal Governo per le famiglie in difficoltà, non vi è traccia alcuna delle procedure da seguire e ancora nessuna indicazione è giunta agli assistenti sociali, come denunciato anche dall'edizione online del quotidiano La Stampa. La misura oltre a un sostegno economico sino a 400 euro al mese, variabile in base alla composizione del nucleo familiare, prevede l’attivazione di progetti individuali di inserimento sociale e lavorativo redatti dai servizi sociali. Senza nessuna comunicazione ai potenziali destinatari, vale a dire migliaia di famiglie sul territorio comunale, e senza organizzazione dei servizi, l’attivazione della nuova misura dipende ad oggi esclusivamente dal senso di responsabilità degli operatori dei servizi territoriali dei municipi.
Una vicenda allucinante considerando come la data di avvio della misura (il 2 settembre) sia nota dal 3 agosto e nessun altra grande città risulti così impreparata. A destare ulteriore preoccupazione inoltre è il rischio che la Capitale perda le risorse per il potenziamento dei servizi sociali, ulteriori fondi stanziati dal Governo proprio per consentire un’efficace attuazione del Sia, che devono essere richiesti rispondendo all'avviso pubblico del Ministero del lavoro e delle politiche sociali entro la fine dell’anno, sempre che l’Assessorato alle politiche sociali del Comune riesca a venirne conoscenza. Il livello di pressapochismo e improvvisazione di un’amministrazione che ancora non può dirsi tale, tra assessori ancora da nominare, che hanno rassegnato le dimissioni o allontanati, sta già dando i primi frutti, di certo non quelli auspicati dai cittadini romani. E' clamoroso che i campioni del fantomatico “reddito di cittadinanza per tutti” mettano a rischio un sostegno concreto ed esistente: è l’immagine esatta della distanza tra la vuota propaganda e le politiche concrete. Invito il Sindaco Raggi e l’Assessore Baldassarre ad occuparsi delle esigenze dei più poveri recuperando in fretta il tempo perso per l’attivazione del Sia.