6 Febbraio, Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili. Un fenomeno che riguarda anche l'Italia

Lunedì 6 Febbraio 2017 2487

L’obiettivo della ricorrenza, oltre che smuovere l’opinione pubblica, è quello di incoraggiare i governi, i membri della società civile e tutte le parti interessate ad intraprendere azioni concrete e a potenziare campagne di sensibilizzazione contro questa pratica.

L’Italia, in questi anni, si è contraddistinta, sia sul piano politico che su quello della cooperazione allo sviluppo, per il grande impegno per l’eliminazione di queste orribili pratiche, conquistando il ruolo di interlocutore privilegiato con i Paesi africani che presentarono la Risoluzione sulle MGF all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e co-sponsorizzata da oltre 110 Paesi, tra cui 50 africani. Inoltre, ha supportato la realizzazione della campagna europea “END FGM” promossa da Amnesty International, che ha sostenuto la forte richiesta fatta dal Parlamento europeo per porre fine alle mutilazioni dei genitali femminili attraverso una risoluzione congiunta adottata il 14 giugno 2012.

Quest'anno, tra le tante iniziative su tutto il nostro territorio, spicca quella promossa dall'AIDOS - con il patrocinio del Dipartimento delle Pari Opportunità - che presenta la piattaforma web di formazione "Insieme per porre fine alle mutilazioni genitali femminili": un progetto che, tra le altre cose, vuole fornire informazioni facilmente accessibili ai professionisti che lavorano sulle MGF, rafforzandone le competenze, e sensibilizzare sulla questione MGF, aumentando le conoscenze ed evitando la stigmatizzazione da parte dei media. Il lancio ufficiale della piattaforma si svolgerà presso la Fondazione Brodolini (Via Solferino 32) a Roma alle ore 11:00, alla presenza di Clara Caldera, Francesco Di Pietro, e Lale Say.