Con l’avvenuta registrazione presso la Corte dei Conti si avvicina la data di effettiva disponibilità delle risorse, a carico del Fondo nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, assegnate tramite il relativo decreto di riparto. Lo rende il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con una nota pubblicata sul proprio portale istituzionale.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha reso disponibili, sul proprio portale istituzionale, in data 15 giugno 2018, il decreto di riparto del Fondo nazionale per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale, che trasferisce ai territori le risorse per il rafforzamento dei servizi per l'inclusione sociale. Lo stesso infatti ha completato l’iter di registrazione alla Corte dei Conti.Le risorse ripartite sono pari a 297 milioni di euro nel 2018, 347 milioni nel 2019 e 470 milioni nel 2020, da impiegare in base alle previsioni del Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà approvato lo scorso 22 marzo dalla Rete della protezione e dell'inclusione sociale. L’erogazione sarà effettuata a seguito della valutazione dei Piani regionali per la lotta alla povertà che, in coerenza con il Piano nazionale, individuano i fabbisogni specifici dei territori.
Il Piano individua lo sviluppo degli interventi e dei servizi necessari per l'attuazione del Reddito di Inclusione come livello essenziale delle prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale. 20 milioni di euro per ciascun anno sono riservati al finanziamento di interventi e servizi in favore delle persone in povertà estrema e senza dimora e ulteriori 5 milioni per finanziare interventi innovativi indirizzati ai neo maggiorenni che vivono fuori dalla famiglia di origine, sulla base di un provvedimento dell'autorità giudiziaria, al fine di prevenire condizioni di povertà e permettere di completare il percorso di crescita verso l’autonomia.
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