Il percorso infatti è stato lungo: già nella legge di bilancio avevo presentato un emendamento per la stabilizzazione così come al decreto coesione in esame alla Camera, proposta emendativa dichiarata poi inammissibile.
La norma oggi approvata, nell'attesa che venga licenziato in via definitiva il decreto, dispone la possibilità per l'ISS di bandire procedure concorsuali, per il triennio 2017-2019, per assunzioni a tempo indeterminato di personale non dirigenziale per 230 unità complessive, con la finalità di favorire un'ampia valorizzazione della professionalità acquisita dal personale che per anni ha lavorato con contratti precari. Parliamo di ricercatori, tecnici di laboratorio e, in parte, di personale di supporto, professionisti altamente specializzati per le funzioni dell'Istituto ed essenziali per lo svolgimento delle importanti attività istituzionali dell'ISS.
L'approvazione dell'emendamento che avvia il percorso di stabilizzazione di questi lavoratori rappresenta una misura giusta per l’attività da loro prestata sino ad oggi, ma anche un investimento fondamentale per garantire il futuro del principale ente pubblico di ricerca sanitaria del Paese.