L’Italia è leader mondiale per quantità di prodotti biologici: al primo posto nella produzione di agrumi biologici, al secondo posto al mondo per l'apicoltura e per la produzione di ortaggi, di uva e di olive, al terzo per la produzione di frutta, al quarto per le leguminose. La legge ieri approvata vuole valorizzare questo settore e promuoverne lo sviluppo: la produzione agricola biologica sarà attività di interesse nazionale con funzione sociale, in quanto attività economica basata, tra l'altro, sulla qualità dei prodotti, sulla sicurezza alimentare, sul benessere degli animali e sulla riduzione delle emissioni inquinanti". Diverse le novità normative: dalla equiparazione del metodo di agricoltura biodinamica al metodo biologico nei limiti in cui il primo rispetti tutti i requisiti previsti a livello europeo per produrre biologico alla costituzione di un Tavolo tecnico per l'agricoltura biologica, volto anche alla promozione dei prodotti biologici, all'organizzazione di un Piano d'azione nazionale per l'agricoltura biologica. Verrà istituito inoltre un Fondo per lo sviluppo dell'agricoltura biologica, con una riserva del 30 per cento alla ricerca, alimentato dal 2% del fatturato dell'anno precedente relativo alla vendita di prodotti fitosanitari. Anche nell'ambito della filiera biologica potranno essere costituiti contratti di rete, e viene prevista la promozione di specifici percorsi formativi e di ricerca in campo biologico. Importante anche le provvidenze per la promozione della formazione professionale nel settore e la nascita dei cosiddetti "distretti biologici", ovvero i sistemi produttivi locali nei quali sia significativa la produzione con metodo biologico o con metodologie culturali locali. Viene infine previsto che gli agricoltori che producono varietà di sementi biologiche iscritte nel registro nazionale delle varietà da conservazione nei luoghi dove queste ultime si sono sviluppate abbiano diritto alla vendita diretta ed in ambito locale e possono procedere al libero scambio delle stesse. Per le sementi non iscritte ad alcune registro evolute ed adattate nell'ambiente di coltivazione viene riconosciuto il diritto di vendita diretta agli altri agricoltori in ambito locale in una quantità limitata di sementi. La legge, che passa ora al Senato per la sua approvazione definitiva, mira al consolidamento delle aziende del biologico e del sistema produttivo, dotandolo di strumenti innovativi e di nuove risorse. L'azione congiunta tra il Parlamento e il Governo, che sta predisponendo il decreto sui controlli, potrà dare frutti significativi, rendendo il comparto tra i più innovativi a livello comunitario.