Approvata in Commissione la Legge per l'estensione dell'indennizzo a favore delle persone affette da sindrome da Talidomide

Mercoledì 29 Aprile 2015 2547

La questione, aperta da inizio legislatura e sulla quale avevo presentato apposita proposta di legge, è stata molto dibattuta in seno alla Commissione, affrontando diverse complicazioni di natura tecnica che hanno portato poi alle ultime modifiche del testo.
Riassumendo la vicenda, tra gli anni cinquanta e sessanta, in Europa, per effetto di una molecola (il talidomide) contenuta in uno psicofarmaco sedativo somministrato a donne nei primi mesi di gravidanza, erano nati migliaia di bambini colpiti da malformazioni. Solo nel 2009, nel nostro Paese, è stato riconosciuto un indennizzo per i soggetti affetti da tale sindrome, consistente in un assegno vitalizio mensile, ma previsto dalla legge solo per i soggetti nati tra il 1959 e il 1965.
La legge oggi approvata estende gli indennizzi anche ai soggetti affetti da sindrome da talidomide nati nel 1958 e nel 1966, a seguito di un'attenta analisi della casistica e delle istanze delle associazioni che da anni si battono per far emergere casi di persone affette da questa terribile patologia ed esclusi dall'indennizzo. Questa situazione di disparità si è verificata per la mancanza di un’indagine scientifica sul numero esatto di farmaci in cui la molecola era contenuta, nel periodo in cui la sua commercializzazione era consentita e per l'assenza di certezze sull'arco temporale in cui farmaci contenenti talidomide hanno continuato ad essere somministrati.
La soluzione legislativa oggi adottata seppure con il rammarico di non essere riusciti ad ottenere una corretta quantificazione di spesa per gli arretrati, a causa della discrepanza sui numeri tra Ministero ed associazioni che ha rischiato di compromettere, anche in questa legislatura l'approvazione della legge, restituisce un immediato ristoro a tutti quei soggetti che hanno aspettato per anni questo giusto riconoscimento.