La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il disegno di legge delega per la riforma del Terzo Settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale. Sebbene l'impianto del provvedimento rimane immutato, su alcuni punti quali l'impresa sociale, il servizio civile e i centri di servizio per il volontariato sono state introdotte alcune precisazioni durante l’esame al Senato che hanno interessato, fra l’altro, una migliore definizione delle finalità degli enti di Terzo settore, la fissazione di principi generali per una disciplina fiscale organica, il riordino del servizio civile nazionale con il riconoscimento della difesa non armata della patria e il conseguente allargamento agli stranieri con regolare permesso di soggiorno.
Con l’approvazione del disegno di legge si riscrive dunque un nuovo quadro di regole omogenee, trasparenti, efficienti, definendo natura, finalità, campi di attività degli enti del Terzo Settore, nonché i principi e i vincoli che ne ispirano l'azione, con la volontà di costruire condizioni favorevoli alla loto crescita e al loro consolidamento.
Viene così per la prima volta introdotta la definizione normativa di Terzo Settore, si procede alla revisione della disciplina del Codice Civile e della normativa speciale in materia di associazioni e altre istituzioni senza scopo di lucro, con la finalità di semplificare il procedimento per il riconoscimento della personalità giuridica, prevedendo però fondamentali obblighi di trasparenza e informazione, attraverso forme di pubblicità degli atti fondamentali degli enti, a partire dai bilanci.
Si riconosce il fondamentale ruolo degli enti del Terzo Settore nella fase di programmazione territoriale dei servizi socio-assistenziali e nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale, predisponendo l’individuazione di criteri per l'affidamento agli enti dei servizi d'interesse generale e per la valutazione dei risultati ottenuti.
Il provvedimento approvato oggi sarà fondamentale per sostenere la partecipazione attiva dei cittadini e valorizzare il Terzo settore in tutti i suoi aspetti culturali, sociali ed economici. Una riforma attesa da anni che creerà le condizioni per generare innovazione e sviluppo sociale soprattutto attraverso la possibilità di rispondere ai tanti bisogni insoddisfatti nel settore del welfare.