1) Voucher Baby sitting-Asili nido
Anche quest’anno per la madri lavoratrici è prevista la possibilità di richiedere al termine del congedo di maternità ed entro gli undici mesi successivi (in alternativa al congedo parentale) un voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting, ovvero un contributo per il pagamento dei servizi per l'infanzia della rete pubblica o del privato accreditato, per un massimo di sei mesi.
Il beneficio consiste nelle seguenti forme di contributo, alternative tra loro:
a) contributo per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati: erogato attraverso pagamento diretto alla struttura scolastica e fino a concorrenza dell’importo di 600 euro mensili, per ogni mese di congedo parentale non fruito dalla lavoratrice;
b) voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting: L’INPS, attraverso il sistema dei buoni lavoro, erogherà 600 euro in voucher, per ogni mese di congedo parentale non fruito dalla lavoratrice. I voucher sono unicamente cartacei e dovranno essere ritirati entro 120 giorni dall’accoglimento della domanda dalla madre lavoratrice presso la sede provinciale INPS territorialmente competente in base alla residenza o al domicilio. La madre lavoratrice potrà spendere detti voucher entro la scadenza degli stessi purché, prima dell’inizio della prestazione lavorativa del servizio di baby sitting, effettui la comunicazione preventiva di inizio prestazione.
L’importo del contributo è in entrambi i casi di 600,00 euro mensili ed è erogato per un periodo massimo di sei mesi. Le lavoratrici part-time potranno fruire del contributo in misura proporzionale alla ridotta entità della prestazione lavorativa.
Possono farne domanda le madri lavoratrici dipendenti di una pubblica amministrazione, di privati datori di lavoro o dipendenti autonome iscritte alla gestione separata. Ulteriori informazioni sui requisiti e sulle modalità di presentazione della domanda sono reperibili sul portale informatico dell’INPS.
2) Il “bonus bebè”
La Legge di Stabilità 2015 ha istituito un nuovo bonus per i cittadini italiani, denominato bonus bebè.
Questo bonus prevede l'erogazione di un importo pari a 80 euro al mese (960 euro annui) per tutte quelle famiglie che avranno uno o più bambini nati o adottati tra il primo gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017.
Il contributo sarà erogato fino al compimento del terzo anno di vita, o di inserimento nel nucleo familiare, del bambino.
L’erogazione del bonus riguarda tutte quelle famiglie con un reddito ISEE che non superi i 25mila euro annui. L'importo del bonus bebè, inoltre, viene raddoppiato nel caso in cui il reddito ISEE annuo non superi i 7mila euro. L'importo annuale percepito non sarà considerato ai fini del calcolo del reddito complessivo delle famiglie.
Anche in questo caso la richiesta deve essere effettuata in via telematica, utilizzando il sito internet dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS). Nell’attesa che vengano definite le procedure è comunque possibile chiedere informazioni ai patronati e ad altre strutture idonee a questo tipo di richieste.
Oltre alla presentazione della domanda sono richiesti i documenti relativi alla nascita o all'adozione del proprio figlio e la certificazione che attesti il reddito ISEE. L'Inps, ricevuta la domanda e la documentazione prevista, si attiverà per verificare i requisiti per poi provvedere all'erogazione del bonus bebè.