AA.VV., Il reddito d'inclusione sociale (Reis). La proposta dell'alleanza contro la povertà in Italia, Il Mulino, 2016
La mancanza di adeguate politiche di contrasto alla povertà non è più sostenibile nel nostro paese. Per promuovere un cambiamento è nata, nel 2013, l’Alleanza contro la povertà in Italia, composta da 35 organizzazioni che coniugano il sostegno di un’ampia base sociale con l’esperienza di gran parte degli attori oggi impegnati nei territori a favore di chi vive in condizioni d’indigenza. È la prima volta, in Italia, che un numero così elevato di soggetti dà vita ad un simile sodalizio. Il volume illustra la proposta di riforma dell’Alleanza, il Reddito d’Inclusione Sociale (Reis): una misura destinata a chiunque si trovi in povertà assoluta, che prevede l’erogazione di un contributo economico accompagnata dalla realizzazione di percorsi d’inserimento sociale o occupazionale, utili a costruire nuove competenze e/o a riprogettare la propria esistenza. Se i tratti principali del Reis riprendono quelli di importanti proposte avanzate in precedenza, i suoi elementi di novità risiedono nel profilo di chi lo presenta e nella centralità assegnata alla dimensione attuativa, decisiva al fine di produrre un impatto positivo sulla vita delle persone coinvolte. Una disamina così approfondita di come tradurre in pratica i diversi aspetti di una simile riforma, affrontando le relative problematiche tecniche, e degli strumenti per sostenerne l’implementazione nei territori non era stata finora realizzata in Italia.
Stefano Toso, Reddito di cittadinanza o reddito minimo?, Il Mulino, 2016
Il reddito di cittadinanza è l’espressione più autenticamente universale di un welfare state volto a fornire un sostegno economico a tutti, a prescindere dal reddito e dalla disponibilità a lavorare. Un’idea antica, affascinante, ma mai realizzata. Perché? Contrapposto al reddito di cittadinanza è il reddito minimo, un trasferimento destinato alle sole persone indigenti e disponibili a un reinserimento lavorativo. Come funziona nei paesi che lo hanno introdotto? Cosa si sta facendo in Italia?
Branko Milanovic, Chi ha e chi non ha. Storie di disuguaglianze, Il Mulino, 2014
Originale, vivace ed eclettico, questo libro trae dalla storia e dalla letteratura una serie di casi esemplari, narrazioni e riflessioni per affrontare un tema drammatico come quello della disuguaglianza economica. L’intento è spiegare il mistero per cui il reddito e la ricchezza si sono distribuiti per il mondo in maniera tanto disuguale, per non dire iniqua, nel tempo e nello spazio. Apprendiamo così dove si collocava il nonno di Obama nella scala di reddito del Kenya; chi è stata la persona più ricca della storia; quanto incide il luogo di nascita sul reddito futuro; come cambia la disuguaglianza dagli Stati Uniti all’Europa.
Giovanni Perazzoli, Contro la miseria. Viaggio nel'Europa del nuovo welfare, Laterza, 2014
Tutti i disoccupati avranno l’alloggio pagato e un assegno minimo vitale a condizione di frequentare dei corsi di formazione e di accettare il lavoro proposto dal centro dell’impiego. Se sui giornali leggessimo di una proposta del genere fatta dal governo italiano, rimarremmo sbalorditi. Eppure, per un tassista di Parigi, per un operaio di Berlino o per un giovane di Londra il reddito garantito è una realtà di tutti i giorni. Da decenni, la disoccupazione in Europa viene affrontata con potenti strumenti di welfare che precedono, oltre a un sussidio vitale, assegni per le coppie, per i figli, per chi avvia un’impresa, corsi di formazione, trasporti, riscaldamento e molto altro. In Italia tutto questo non esiste. Siamo una gigantesca anomalia e neppure ce ne rendiamo conto.