Tenente di Fanteria, al momento dell'armistizio tra Italia e Francia era immediatamente passato con la Resistenza al comando, in Piemonte, di una formazione autonoma alla cui guida, col nome di battaglia di "Max il giornalista", aveva combattuto sino al luglio del 1944. Nello stesso anno aveva avuto un ruolo fondamentale nella liberazione di Torino. Docente di Storia della Comunicazione, Rendina, che viveva a Roma, era anche membro del Comitato scientifico dell'Istituto Luigi Sturzo per le ricerche storiche sulla Resistenza. E’ stato uno straordinario esempio per tutti noi, un simbolo della lotta contro gli orrori del nazifascismo e per la difesa della democrazia e della libertà: in questo momento di grande dolore è nostro dovere mantenere vivi i suoi valori ed il suo ricordo