Tuttavia permanevano perplessità sul funzionamento del meccanismo, perplessità che avevo segnalato come relatrice in Commissione Affari Sociali e che, come Commissione stessa, avevamo già chiesto venissero fugate, soprattutto in relazione al 5 per mille ordinario destinato al non-profit, presentando emendamenti nel merito. Nello specifico, se lo spazio sulla dichiarazione dei redditi per indicare la scelta nella destinazione del 5 per mille fosse rimasto unico, questo avrebbe di fatto reso esclusiva la destinazione alle scuole a scapito del non profit, dato il, presumibile, orientamento prioritario in tale direzione da parte dei cittadini. La scelta di oggi dunque rappresenta una manifestazione di serietà e apre a delle riflessioni ulteriori, migliorative sul tema del contributo dei cittadini al nostro sistema d'istruzione.