La figura di Mattarella non rappresenta solo una garanzia di rispetto dell’imparzialità costituzionale ma, come il Presidente stesso ha fatto intendere nel suo discorso alla Camera, le prerogative del suo ruolo saranno di garanzia per il rispetto dello Stato, delle Istituzioni repubblicane e della dignità della democrazia rappresentativa. Cose che sembrerebbero scontate, ma oggigiorno non sempre lo sono.
Sono orgogliosa di aver votato per Sergio Mattarella, la cui storia personale, politica e privata, non lascia dubbi sull’alto profilo del nuovo Presidente. Penso alla concretezza del suo impegno in contrasto alla criminalità organizzata, vissuto con dolore personale per la perdita del fratello Piersanti per mano mafiosa. Oppure alla sua esperienza come Ministro della Difesa, durante la quale gestì la delicata operazione italiana nell’ambito della guerra in Kosovo ed impresse una svolta epocale nel campo dei diritti e della pace abolendo la leva militare obbligatoria. Tutto ciò oltre all’elaborazione della celebre legge elettorale, nota e apprezzata soprattutto per il reinserimento dei collegi uninominali. Sono inoltre orgogliosa di come il Partito democratico e il premier Renzi abbiano gestito il momento complesso con l’obiettivo di dare al Paese un nuovo Capo di Stato in tempi celeri, che cancellasse dalla memoria collettiva il doloroso stallo del 2013, al quale solo la figura autorevole di Napolitano ha potuto porre una soluzione.
L’elezione di Sergio Mattarella è stata un’esperienza positiva anzitutto per la compattezza del Pd di fronte ad un compito così delicato e importante, ma anche perché finalmente si mette fine a tutta una serie di speculazioni riguardo le presunte pieghe oscure nel patto tra Renzi e Berlusconi. Forza Italia e il suo partito hanno deciso, per ragioni che non sta a me commentare, di non votare il nome di Mattarella. Hanno scelto di esonerarsi dalla responsabilità di fronte al Paese e lo hanno fatto in aperta polemica con la decisione del Pd. E’ dunque evidente che l’elezione del Presidente della Repubblica non rientra, né mai è rientrata, in alcun “patto del Nazareno” il quale, infatti, resta circoscritto alla legge elettorale e alle riforme istituzionali.
Naturalmente, durante il processo di elezione del Presidente in Aula, sono emersi anche tanti elementi inquietanti che dovrebbero farci riflettere sul radicalizzarsi delle tendenze populiste, nel Paese e all’interno delle Istituzioni. La Lega Nord di Salvini e Fratelli d’Italia hanno dato un pessimo spettacolo di sé, soprattutto in seguito all’elezione presidenziale, con parole sprezzanti e insolenti nei confronti di uomo politico dalle qualità e imparzialità indubbie. Mentre il Movimento 5 Stelle, ancora una volta senza apparenti ragioni logiche, ha deciso di relegarsi all’inutilità e alla rendita di posizione rifiutando di votare Mattarella pur riconoscendo lo spessore della figura. Nel 2013, forse, la novità grillina poteva far paura. Mentre oggi, privi di ogni proposta politica e incisività istituzionale, alimentando solo un clima di dubbio fondato sul complottismo, i pentastellati hanno perso ogni credibilità anche come opposizione. La vicenda dell’elezione presidenziale lo ha dimostrato benissimo.
A noi resta, per fortuna, un Presidente della Repubblica dal profilo elevato a garanzia dei valori costituzionali, che vanno difesi, come Mattarella stesso ha sottolineato, nell’ambito di un mondo che cambia e che non ci deve trovare immobili e impreparati. Appena eletto, il Presidente ha espresso un pensiero per la “speranza e le difficoltà” degli italiani. Come primo atto ufficiale dopo l’elezione ha voluto rendere omaggio ai martiri del nazismo alle Fosse Ardeatine. Il suo discorso d’insediamento ha toccato temi fondamentali come l’innovazione, la giustizia sociale, l’educazione scolastica, la lotta al terrorismo, ma anche temi niente affatto scontati, mostrando ad esempio interesse per le giovani generazioni dentro e fuori le Istituzioni. E’ il mio Presidente, il Presidente di tutti gli italiani che sperano e credono nella democrazia, e a lui vanno i miei più incondizionati auguri!