Quelli che stanno all'ammazzacaffè

Venerdì 23 Gennaio 2015 2822

Nonostante passerà alla storia come la legge elettorale dei nominati, il maggior problema del Porcellum stava nel premio di maggioranza, assegnato senza soglia. Ossia non c'era una percentuale minima da raggiungere per vederselo assegnato. In un sistema molto frammentato, in teoria si poteva ottenere la maggioranza della Camera dei Deputati anche col 10%!
Inoltre, la differenziazione con il Senato (per cui l'assegnazione del premio di maggioranza avveniva su base regionale) creava un altissimo rischio di differenti maggioranze e quindi di ingovernabilità. I collegi grandi con lunghe liste bloccate hanno creato una distanza profonda tra eletti e territorio, solo relativamente attenuata dalla scelta di alcuni partiti (Pd, Sel) di fare primarie per la scelta dei candidati.
Potrei proseguire a lungo ma mi fermo qui.
L'Italicum, unitamente alla riforma costituzionale che FINALMENTE mette fine al bicameralismo perfetto, riallineandoci alle altre democrazie europee, mette fine al rischio di non avere una maggioranza chiara e quindi l'ingovernabilità (e quindi le larghe intese). La soglia per accedere al premio di maggioranza è portata al 40%, e in caso nessuno ci arrivi si farà un doppio turno di ballottaggio tra le prime due LISTE (nulla impedisce che la lista sia composta da più partiti, ma naturalmente avrà il "marchio" del partito più grande e solo forze molto omogenee potranno accettare di presentarsi sotto un unico simbolo).
I partiti che raggiungono il 3% avranno comunque diritto a una propria rappresentanza alla Camera. I deputati verranno scelti con un sistema abbastanza complesso che comporta dei candidati unici scelti dal partito, così come succedeva nella scelta del candidato di collegio nel maggioritario, e indicati sulla scheda elettorale; e l'espressione di doppia preferenza (di genere diverso) per tutti gli altri eventuali eletti del collegio. Le pluricandidature in massimo 10 collegi sono un passo in avanti rispetto alla triste abitudine di candidare il segretario di partito ovunque, e restano una possibile modalità per aumentare il numero degli eletti con le preferenze.
La prima versione dell'Italicum conteneva la stortura gravissima di soglie di sbarramento altissime, e contro queste mi sono battuta, insieme a molti altri, ottenendo per fortuna un cambio radicale di rotta.
E' una legge perfetta? No, ma se avessi potuto esprimere un desiderio si sarebbe avvicinato moltissimo a questa soluzione. Dovrei dire che non va bene perché è d'accordo anche Berlusconi? E quindi - considerando la mia profonda avversione per il M5S - dovrei essere contraria anche al premio alla lista invece che alla coalizione visto che è una proposta loro? Io valuto nel merito, e sono SICURISSIMA che se questa IDENTICA legge fosse stata ideata e approvata dalla coalizione che tutti speravamo vincesse le elezioni, ossia Italia Bene Comune, oggi molti detrattori ne starebbero tessendo le lodi.
Spiace che nulla conti, di fronte alla necessità di portare acqua al proprio mulino. Ma quando ci si riduce così, non si è alla frutta, si è già all'ammazzacaffé.