Utilizzare i fondi per la messa in sicurezza della strada statale Pontina

Sabato 20 Settembre 2014 1851

Molte sono le incertezze su costi e tempi di realizzazione di questi tratti autostradali, nonché di tutte le opere connesse che dovranno essere poi gestite dalle amministrazioni locali. In altri termini, non è ancora chiaro se l'opera sia giustificata dal punto di vista funzionale ed economico, con la conseguenza che le imprese appaltatrici hanno già previsto un innalzamento del costo del pedaggio e hanno richiesto una previsione sui futuri flussi di traffico (con il timore che possano essere assai esigui rispetto a quelli previsti), facendo slittare conseguentemente il cronoprogramma dei lavori stabilito.
Un’altra ombra che grava su questo intervento è l’interferenza con alcuni siti tutelati dalle direttive sull'habitat, tra cui Castel Porziano e la Sughereta di Castel di Decima. Allo stesso modo, più volte, la Soprintendenza per i beni archeologici di Roma ha espressamente richiesto modifiche progettuali al fine di rendere compatibile l’opera con il patrimonio archeologico.
Ho voluto porre all'attenzione del Ministro alle Infrastrutture la necessità di una revisione radicale del progetto, come è stato proposto dalle mobilitazioni dei cittadini residenti e dei comitati locali, che hanno suggerito l'ammodernamento della viabilità esistente come strada da seguire. Questa soluzione è stata avallata anche dall'Associazione Nazionale Costruttori Edili, con la proposta di trasferire i 468 milioni stanziati per l’autostrada Roma-Latina – cui vanno ad aggiungersi 240 milioni per il tratto Cisterna-Valmontone –su un nuovo progetto di messa in sicurezza e miglioramento dell’attuale tracciato stradale. Si tratterebbe di una soluzione di assai minore impatto ambientale, che limiterebbe i disagi rispetto al progetto autostradale, consentendo inoltre di poter contare su una concreta corrispondenza tra costi e risultato finale. L’adeguamento dell’attuale viabilità di collegamento tra Roma e Latina, rappresentata dalla strada statale Pontina, è la migliore soluzione per garantire sostenibilità finanziaria e una maggiore tutela delle aree protette interessate, nell'interesse delle condizioni economiche, strutturali e ambientali di un territorio che non può più permettersi interventi sprovveduti e approssimativi.