Approvata la legge per il coordinamento e l'aggiornamento delle prescrizioni tecniche per l'eliminazione delle barriere architettoniche

Martedì 3 Ottobre 2017 2555

Un’iniziativa importante, che vuole mettere ordine ad una normativa complessa, spesso resa tale da una stratificazione di regolamenti e norme secondarie che ne hanno sicuramente depotenziato l’efficacia. La legge oggi approvata tende a porre uniformità ed omogeneità, ispirandosi a una progettazione universale, capace di intervenire in maniera più ampia e integrata e di coinvolgere tutta la collettività. Nello specifico si prevede di emanare un decreto del Presidente della Repubblica che persegua la finalità di assicurare l'unitarietà e l'omogeneità della normativa relativa agli edifici, agli spazi e ai servizi pubblici, e della disciplina relativa agli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica e che promuova l'adozione e la diffusione della progettazione universale in attuazione e in conformità ai princìpi espressi dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità del 13 dicembre 2006. Si ricostituisce inoltre la commissione ministeriale permanente con la finalità di: individuare la soluzione a eventuali problemi tecnici derivanti dall'applicazione della normativa cui fa riferimento la proposta di legge; elaborare proposte di modifica e aggiornamento; adottare linee guida tecniche basate sulla progettazione universale ai sensi della citata Convenzione delle Nazioni Unite. Le competenze della commissione sono state inoltre ampliate ricomprendendo il monitoraggio sistematico dell'attività delle pubbliche amministrazioni con riferimento all'attuazione di piani di eliminazione delle barriere architettoniche e l'elaborazione di proposte di modifica e di aggiornamento della normativa richiamata nella proposta di legge, anche finalizzate a semplificare la realizzazione di innovazioni tecnologiche dirette all'eliminazione delle barriere architettoniche nelle parti comuni degli edifici esistenti e nelle loro pertinenze. Un passo avanti per garantire l’accessibilità a tutti i cittadini che, se confermato dal Senato, ci permetterà di attuare concretamente l’articolo 3 della Costituzione, che pone in capo allo Stato il compito di rimuovere tutti gli ostacoli che limitano la libertà, l’uguaglianza e il pieno sviluppo della persona.