In realtà, scopriamo un vero e proprio centro socio-culturale che da 150 anni si occupa della quotidianità di individui e famiglie in situazione di povertà. Una povertà non soltanto economica, ma uno stato ben più profondo di difficoltà, di disagio, che può essere causato dalle più svariate vicende della vita e che ha privato temporaneamente la persona della propria identità. “Nel nostro centro”, ci spiega Longo, “le persone che ospitiamo ritrovano dignità, il proprio spazio all’interno della loro vita, intesa come valore sia individuale che collettivo. Qui esse ricevono attenzione, ascolto, diventano i nostri compagni di viaggio, sebbene per un breve tratto della loro esistenza, poiché convivono con noi, con il gruppo di lavoro e ognuno ha una propria stanza, non esistono camerate…”.
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