“La legge è frutto di un lungo percorso, durato quasi due anni e spesso rallentato dall'ostruzionismo, ma portato a conclusione grazie al lavoro di sapiente tessitura del testo della Commissione Affari Sociali, della relatrice Donata Lenzi e del Presidente Mario Marazziti. La legge stabilisce espressamente il principio del consenso libero e informato del paziente, che ha dunque il diritto di rifiutare qualsiasi accertamento o cura, comprese la nutrizione e l’idratazione artificiale, per la prima volta definite puntualmente come trattamenti sanitari. Il medico è tenuto a rispettare tale volontà, salvo siano richiesti trattamenti sanitari contrari a norme di legge, alla deontologia professionale o alle buone pratiche clinico-assistenziali".
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