Le periferie, utilizzate in larga parte come metafora delle diseguaglianze sociali, sono divenute il simbolo di un punto di svolta politico e amministrativo. Le periferie estreme (ai limiti e oltre il Grande Raccordo Anulare) e quelle storiche (come Tiburtino, Tufello, Prenestino, Cinecittà) segnano la vittoria di Virginia Raggi a Roma, a Bologna, il candidato del Pd, Virgino Merola, sindaco uscente e poi rieletto, perde più consensi nelle sezioni delle aree più povere, a Torino, si è fatta strada la narrazione delle due città: la Torino che sfavilla e quella che soffre. Chiara Appendino, secondo le analisi del voto, sarebbe riuscita a essere credibile a tutti gli esclusi.
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