Vandalismo alla Chiesa Valdese: omofobia e neofascismo non conoscono vergogna

Venerdì 16 Maggio 2014 1782

La comunità Valdese, probabilmente presa di mira per le attività svolte in previsione della giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia, non è nuova ad affronti di questo genere, proprio perché da sempre impegnata nel campo dell'attivismo sociale e nella difesa dei diritti per tutti. Ad ogni modo, l'offesa diretta ad una comunità religiosa è il segno inequivocabile di un pericoloso inasprimento dei fenomeni di intolleranza verso il diverso, sia esso membro di una minoranza confessionale oppure un omosessuale. Sono certa che la Chiesa Valdese non si farà intimidire e continuerà a lavorare in ambito spirituale proprio affinché il sentimento d'odio lasci spazio al rispetto e alla cura per l'uguaglianza. Ma se il perdono è compito della fede, il compito della politica deve essere quello di garantire gli stessi diritti a tutti, nonché impegnarsi affinché episodi come questi siano riconosciuti per quello che sono: reati di intolleranza omofoba. Anche per questo, nel portare la mia solidarietà alla comunità Valdese, credo che la miglior rassicurazione da parte mia sia quella di continuare a lavorare nelle istituzioni per ottenere pari diritti e misure adeguate a colpire penalmente l'omofobia.